Pagine

lunedì 20 ottobre 2014

Le case come le persone.

Non è questione di gusti.
Non è come "dimmi che mangi e ti dirò chi sei".
Arrivata a questo punto del mio processo di maturazione
(che lo so, sembra che a scrivere sia una mela, ma tant'è...)
ho cominciato anche a mettere in dubbio il fatto
che la casa racconta di noi.
Non so. Il dubbio mi attanaglia.


Le case sono come le persone. E non perché le persone le vivono...
(Pazientate, è lunedì e vengo fuori da una settimana terribile!)


Ci sono le case moderne, 
quelle minimal, quelle eleganti, 
quelle ricche di libri, quelle ricche di fumetti,
quelle piene di dvd.
Ci sono le case vuote.


Ci sono le case che si fanno amare.
Ci sono le case che piacciono anche a chi 
le avrebbe arredate in modo diverso.
E ci sono le case che trasmettono calore
e quelle che pur essendo ricche di tesori e fiori
trasmettono il gelo.
Ci sono quelle coerenti con chi le abita,
ma non sempre è così.


Lo stesso vale per le persone.
E non è una questione di gusti, ma di energie.
Di rispetto. Di Amore.
Stamattina ognuno di noi incontrerà tante persone
e ognuna sarà diversa. Ognuna avrà arredato la propria anima
in base a quello in cui crede, che questo ci piaccia o no.
Che questo ci sia affine o meno.
Tendiamo ad amare e ad apprezzare sempre le case e le persone
nelle quali ci rispecchiamo, quelle che hanno energie simili alle nostre, 
che hanno una storia che possiamo capire.
Tendiamo a non capire la diversità che ci allontana, e forse ci fa 
un po' paura... poi ci sediamo su una calligaris, perché siamo obbligati,
e scopriamo che non è poi così male.
Lo sapete che inizio la settimana sempre con un buon proposito.
Quello di questa settimana è di guardare da più vicino
le cose che non mi piacciono, le persone che non mi piacciono
e provare a capire perché hanno arredato il loro corpo o la loro anima
in modo così diverso dal mio. 
Come finisce la storia non lo so, infondo è solo lunedì...


Prima di giudicare un uomo, cammina per tre lune nelle sue scarpe.
 (Proverbio pellerossa )

16 commenti:

  1. Bellissimo il tuo proposito, stavo riflettendo che con le persone che non mi piacciono ho molti problemi nel guardarle più da vicino, se non mi piacciono perchè sono superficiali, arroganti, aride, egoiste, poco gentili come faccio? Ti prometto che ci penso su e ti abbraccio forte forte,
    Daniela

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non so come si può fare, io sono la prima ad essere intollerante a certe tipologie... -_-

      Elimina
  2. Diana cara, ti do ragione ma....dall'altro dei miei 32 anni ho purtroppo avuto prova più volte del fatto che il mio fiuto non sbaglia mai! E credi, sono la prima che si mette in gioco. Che, come te, si impone di guardare bene e cercare di capire. Nulla. Nulla. Non mi sbaglio. Se percepisco nell'immediato energia negativa essa persiste. Anche se vado più a fondo. Anzi, caso mai aumenta. Dai, diciamolo, le case sono come le scarpe delle persone: capisci subito con chi hai a che fare! ;-) Buona settimana!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Figurati quante riprove ho avuto io che ne ho qualcuno in più, o la Daniela qui sopra che ne ha qualcuno in più davvero.
      Anche per me è così, esattamente come per te. Ma non mi arrendo. Devo capire.
      Poi spesso capisco che non c'è nulla da capire. Capisco che è così e basta. E allora viva la diversità, viva la moltiplicità e viva il rispetto che ognuno ha per il proprio orto e per quello dell'altro.

      Elimina
  3. Oh guarda Diana, io semplicemente ti adoro ! Siamo una manica di ciechi e sordi quando non riusciamo a capire che la differenza è ricchezza, che abbiamo da imparare da tutti, anche da chi non te lo aspetteresti mai. Questo è un ottimo proposito Di, non x una settimana, ma x la vita intera! Troppo facile amare chi ci ama e ci sorride, no? Se facessimo un piccolo sforzo....piccolo piccolo... di metterci nei panni degli altri, con le loro storie, i loro dolori, i loro vissuti...io credo che li abbracceremmo tutti.... io lo credo DAVVERO. A te gli attacchi di panico ti han fatto un gran bene stèla( stella) tal dise mè(te lo dico io). Oh, e speriamo che il mio commento non si dissolva nella blogosfera anche stavolta né!
    Besos

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Silvia!
      Dici che mi han fatto bene? Semplicemente mi hanno tolto quella poca protezione che avevo e mi espongono di più...
      Ma devo dire che si sopravvive bene lo stesso avendo sempre il pensiero di persone come te.
      Un bacio

      Elimina
  4. Belle le tue considerazioni che approvo completamente...proverò a guardare con occhi diversi che non è uguale o almeno simile a me...difficile,ma non impossibile.Nella mia cucina c'è un tavolo Calligaris che ora non mi piace più,ma un tempo...si può sempre cambiare!
    Un abbraccio
    Lorenza

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A volte può andar bene, altre volte non va affatto nonostante i nostri sforzi. Per capirsi bisogna comunque essere in due a volerlo... ;)
      Un abbraccio maestra!

      Elimina
  5. vero,cara diana,abbiamo la tendenza ad amare le persone piú affini a noi.La diversitá ci spaventa un pó,forse perché non siamo abituati al diverso da noi,dalle nostre abitudini,dai nostri valori mah!!??boh!!?? peró é anche vero che a volte piú ci sforziamo a capire le persone e piú non si lasciano far capire ed allora gettiamo la spugna e ci lasciamo trasportare dalle emozioni del momento senza "ma" senza "se" e senza "perché"...un abbraccio cara diana....regina

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esatto Regina, come ho detto a Lorenza...e non avevo ancora letto il tuo commento! :)

      Elimina
  6. A parte che la diversità è una ricchezza, e io spesso sono molto attratta dalle persone diverse da me, io spesso trovo molto belle cose che io non metterei mai o che non comprerei mai, non è detto che il bello sia solo quello che è di nostro gusto, il bello è bello a prescindere, così come le persone, possono essere anni luce da noi ma possono comunque arricchirti...quello che conta è non avere pre-giudizi...che spesso tutti noi abbiamo...è aprirsi...solo così si possono conoscere nuove cose...pèoi una volta che le conosciamo...possiamo dire se fanno per noi o no...non siamo fatti per tutto e per tutti....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' l'ultima frase che devo far mia... :)
      Grazie Anna, saggia come sempre..

      Elimina
  7. C'è stato un periodo, nel 2011, in cui ho passato due mesi in giro per lavoro. Ho conosciuto un infinità di persone e di ognuna mi sono impegnata a prenderne sempre il buono, senza ansie e senza pregiudizi. Sono stati due mesi meravigliosi, per capire che ci sono persone che per quanto ti sforzi non riuscirai mai a instaurare un rapporto, ma ci sono anche persone di una bontà infinita alle quali non avresti mai rivolto la parola in una vita normale.
    Bellissimo post. Ti auguro di cuore che il tuo buon proposito possa portarti grandi risultati!
    Un abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quando si abbassano le difese e le barriere si è indubbiamente persone migliori per accogliere e capire l'altro..
      Mi auguro di capire chi vorrei capire.
      ;)

      Elimina
  8. Non so se le case somiglino a chi le abita, non nel loro stile forse, spesso deciso da altri, ereditato o di necessità. La vita ci cambia i vestiti, le idee, i desideri, le esigenze e i gusti. Abbiamo i nostri periodi rosa, quelli cupi, quelli minimal, quelli opulenti. La vita ci cambia, e spesso la casa cambia con noi. Spesso è compromesso tra gusto e necessità. Ma una cosa può sicuramente parlarci del carattere di chi la abita, il modo di viverla.
    Perchè il senso dell'organizzazione o non, dell'ordine o no, ma anche del rinnovarla nei dettagli e nelle stagioni, del renderla viva o vivibile, ferma nel tempo o sempre nuova. Non è lo stile o gli oggetti in se che ci affascinano. Possiamo condividere o no le scelte, ma il gusto e l'armonia vanno oltre tutto. I dettagli, il modo di viverla e condividerla, quello può essere il segno indelebile del carattere di chi la abita, la ama, o la subisce. Di ch la rende sempre un cantiere aperto, di chi si mette sempre in discussione e si lascia ispirare. Un'opera indefinita, una somma di oggetti, o una somma di emozioni. Le case possono essere ispirazioni positiva ma anche esempio di come non la vorremmo mai. No alle case Fredde, volgari, vecchie, che non vogliono dire antiche, trascurate che non vogliono dire vissute. Si a tutto quello che armonia tra noi e lei tra il nostro passato e la nostra voglia di continuare a inventarci.

    RispondiElimina
  9. Bellissimo post! Ci vuole rispetto in ogni cosa, capire che ogni piccola diversità e imperfezione ci rende unici e più grandi, forti e belli....
    A presto cara...

    RispondiElimina

Ogni tuo commento è il motore di questo blog, ma se lo scrivi con profilo Anonimo ricordati di firmarti o non verrà preso in considerazione.
Altresì non verranno presi in considerazione commenti che potrebbero destare polemiche. Grazie!